Apericena del 29 Febbraio 2024

Gradita ospite della serata del Rotary Siena è stata la Dott.ssa ​Isabella Parrini, appassionata e studiosa di esoterismo e tarocchi, che ci ha deliziato sulla storia del 29 febbraio e dell’anno “bisesto”.

La brillante relatrice della serata ha voluto introdurre l’argomento partendo dal suo reale significato: l’introduzione dell’anno bisestile ha avuto un impatto significativo sulla precisione del nostro calendario rispetto agli eventi astronomici. Senza questa correzione, le stagioni si sposterebbero progressivamente nel corso dei secoli, causando un’incertezza nel momento in cui si verificano eventi come l’equinozio di primavera e il solstizio d’inverno.

La necessità di un anno bisestile infatti deriva dalla discrepanza tra il tempo che impiega la Terra per orbitare attorno al Sole (circa 365 giorni e 6 ore) e il calendario standard di 365 giorni. Questa discrepanza, se non corretta, porterebbe a una deviazione significativa tra le stagioni astronomiche e il calendario civile nel corso dei secoli.

Ogni quattro anni, il calendario gregoriano ci regala quindi un giorno in più nel mese di febbraio, donandoci un anno bisestile. Questo evento, che sembra un’insignificante aggiunta al nostro sistema di misurazione del tempo, ha una storia affascinante e una serie di implicazioni che vanno ben oltre il semplice atto di aggiungere un giorno al calendario.

La Dott.ssa Parrini ha ricordato come l’anno bisestile tragga le sue origini dall’antica Roma. Il termine “bisestile” deriva dal latino “bis sextus dies”, che significa “due volte il sesto giorno” e si riferisce al fatto che il giorno aggiuntivo viene inserito dopo il sesto giorno prima delle calende di marzo. Questa pratica fu introdotta da Giulio Cesare nel 45 a.C. e successivamente raffinata da Papa Gregorio XIII nel 1582 con l’introduzione del calendario gregoriano.

A margine degli spetti scientifici, la relatrice ha ricordato come l’anno bisestile abbia anche ispirato una serie di tradizioni e credenze popolari. Ad esempio, in molte culture, si ritiene che il giorno bisestile sia associato a eventi insoliti o fortunati. Ci sono anche tradizioni legate al matrimonio, con la convinzione che le donne possano proporre il matrimonio agli uomini solo durante gli anni bisestili.

In termini di cultura popolare, l’anno bisestile è spesso citato in opere letterarie, canzoni e film come un momento di magia o stranezza. È un elemento che aggiunge un tocco di mistero e fascino al tessuto del tempo.

Quindi, mentre celebriamo l’arrivo di questo giorno extra ogni quattro anni, possiamo anche riflettere sulle sue implicazioni scientifiche, astronomiche e culturali, apprezzando l’incanto di questa piccola anomalia temporale che ci unisce al passato e ci proietta nel futuro.

La coincidenza che il 29 febbraio cadesse quest’anno proprio in concomitanza di una serata del nostro Rotary ha reso la serata particolarmente interessante e ha sfatato il detto “Anno bisesto, anno funesto”.